Glossario Tessuti

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ELENCO E BREVE DESCRIZIONE DEI TESSUTI PIU' UTILIZZATI NELL'ABBIGLIAMENTO E NELL'INTIMO DONNA. |
- ACETATO: qualità di rayon.
- ACRILICO: filato sintetico.
- ALCANTARA: tessuto non-tessuto, scamosciato, di alta qualità per arredamento ed abbigliamento.
- BATISTA: tessuto leggerissimo di cotone o lino di alta qualità.
- BROCCATO: tessuto ornato con motivi in rilievo realizzati a volte anche con fili metallici.
- CACHEMIRE: o CASHMERE (it) filato di lana molto pregiato ricavato originariamente dal pelo della capra del Kashmir e del Tibet.
- CANAPA: fibra vegetale di scarso valore commerciale.
- CARDATO: filato di basso pregio ottenuto tramite cardatura.
- CARDATURA: operazione di allineamento di fibre tessili già usate.
- CASCAME: filato ottenuto tramite cardatura di scarti tessili.
- CHIFFON: tessuto leggerissimo normalmente di seta.
- COTONE: fibra vegetale di importanza fondamentale in arredamento ed abbigliamento.
- CRÊPE: tessuto leggero di seta o di lana fine.
- CRESPO: tessuto per l’abbigliamento, realizzato in diverse fibre, dall’aspetto increspato.
- CRETONNE: tessuto pesante per l’arredamento, in fibre vegetali, normalmente stampato in colori vivaci e disegni floreali
- ELASTAN: fibra elastometrica costituita da almeno l´85% di massa di poliuretano segmentato dotata di particolari qualità elastiche
- FELPA: tessuto a maglia reso lievemente peloso su una delle facce.
- FLANELLA: tessuto morbido di lana cardata o di cotone, rifinito con leggera frollatura.
- GABARDINE: tessuto in lana o cotone pettinati per confezioni di pregio.
- GEORGETTE: tessuto di crespo di seta , molto sottile e trasparente.
- JERSEY: Tessuto di maglia a punti uguali molto fini, fabbricato in pezza a punto raso con filato prevalentemente pettinato, dalla struttura abbastanza elastica, mano morbida e lanosa.
- JUTA: fibra tessile vegetale utilizzata per tele da sacco o simili.
- KAPOK: fibra tessile vegetale utilizzata per imbottiture di scarso pregio.
- LAME’: stoffa realizzata in varie fibre con inserimento di fili metallici o plastici estremamente lucidi, utilizzata per abiti da sera o da scena.
- LANA: fibra di origine animale, normalmente pecora, per abbigliamento ed arredamento.
- LASTEX: tessuto elasticizzato per intimo o abbigliamento sportivo.
- LATTICE: Materiale trasparente usato oggi per spalline o elementi strutturali di slip e reggiseno.
- LUREX: Materiale sintetico, dall´aspetto metallizzato, con supporto di nylon, impiegato in filo nella produzione di filati e tessuti.
- LYCRA: Fibra artificiale molto elastica e resistente alle abrasioni usata nelle realizzazioni di capi di biancheria intima, costumi da bagno, tutine e body.
- LINO: fibra vegetale di alto pregio.
- MACRAME': Pizzo pesante formato da una serie di nodi e intrecci che compongono sia il disegno che lo sfondo
- MAKO’: qualità di cotone a fibra lunga molto pregiata.
- MERYL: fibra sintetica poliammidica prodotta dalla Nylstar e frequentemente utilizzata anche nel campo della calzetteria.
- MICROFIBRA: Fibra finissima a bava continua di solito bicomponente, con titolo al di sotto di un dtex.
- MOHAIR: lana derivante dalla capra omonima.
- NYLON: denominazione commerciale del poliammide.
- ORDITO: insieme dei fili tesi per essere intrecciati dai fili di trama.
- ORGANZA: Tessuto di cotone su armatura tela, leggero, trasparente, rado, prodotto con filati finissimi, reso rigido da apprettatura.
- ORGANZINO: filato ritorto ottenuto con capi di torsione inversa a quella del filo definitivo.
- PANNO: tessuto, normalmente in lana, reso compatto.
- PERCALLE: tessuto leggero in cotone, normalmente per abbigliamento.
- PETTINATO: detto di filato di pregio.
- PIZZO: Tessuto a punti radi, semitrasparente, lavorato con un filo rilegato a nodi e intrecci che formano svariati motivi su diversi fondi.
- PIZZO CHANTILLY: Pregiato pizzo in seta con lavorazione a tombolo, realizzato nell´omonima cittadina francese pizzo chantilly.
- PIZZO ELASTICIZZATO: Pizzo che si estende fornendo migliore vestibilità e maggiore comfort, di solito ottenuto con l´inserimento di fibre elastiche.
- POLLIAMMIDE: Fibra sintetica, composto polimerico contenente nella molecola più gruppi ammidici; la più importante è il nylon.
- POLIESTERE: Fibra sintetica ottenuta da una materia plastica ottenuta per policondensazione fra acidi organici e alcool entrambi polivalenti.
- POLIURETANO: fibra sintetica ottenuta per addizione di più molecole di un isocianato con alcool o ammine polifunzionali.
- PVC: materiale plastico sintetico, il polivinilcloride, usato anche per produrre capi di abbigliamento.
- RASCHEL: è il pizzo più modesto, che si ottiene con un telaio a basso numero di aghi. L´effetto del disegno è piatto
- RAYON: fibra trasparente che di ottiene dalla cellulosa.
- RASO: tessuto molto lucido realizzato sia in fibra naturale che fabbricata.
- SETA: Filato prodotto dall´omonima fibra tessile prodotta dal baco da seta.
- SETA ARTIFICIALE: vecchia denominazione del rayon.
- SHANTUNG: tessuto, normalmente in seta, con superficie resa irregolare dall’uso di filati di spessore non uniforme.
- SILICONE: sostanza artificiale, prodotta dal silicone, usata in particolare per imbottire i reggiseno.
- TACTEL: filo poliammidico prodotto da Du Pont e impiegato in vari settori dell´abbigliamento, fra cui la calzetteria. Le sue principali caratteristiche sono morbidezza, comfort e leggerezza.
- TAFFETA’: tessuto compatto, frusciante, in origine in seta, per abbigliamento.
- TRAMA: il filo che, variamente intrecciato all’ordito, forma il tessuto.
- TRIACETATO: varietà di rayon.
- TULLE: Tessuto finissimo, velato, leggerissimo, a rete a fori esagonali, prodotto con filati di cotone, seta o fibre sintetiche.
- TUSSAH: seta prodotta da insetti selvatici.
- VELLUTO: tessuto che presenta su una delle facce una superficie pelosa.
- VISCOSA: varietà di rayon.